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Il biondino della palestra


di lollone86
09.11.2011    |    19.897    |    6 9.7
"Alla fine mi sono segnato in palestra, vicino a casa mia ne hanno aperta una così vuoi per conoscere gente vuoi perche ne avevo bisogno per rimettermi in..."
Alla fine mi sono segnato in palestra, vicino a casa mia ne hanno aperta una così vuoi per conoscere gente vuoi perche ne avevo bisogno per rimettermi in forma alla fine mi son segnato; In fin dei conti non sono male; ho 25 anni sono abbastanza alto, poco più che un metro e 80, capelli corti e un bel faccino, braccia abbastanza muscolose ma non troppo e pettorali disegnati ma non eccessivi; anche le gambe non erano messe malaccio dato che gioco spesso a calcetto e ho giocato per anni a calcio a 11, l’unica cosa in cui sono un po’ carente è l’addome su cui un po’ di panzetta bassa fa bella mostra appannando quei pochi addominali che ho, così dato che l’inverno era alle porte e che lasciata a se stessa la situazione non poteva che peggiorare mi sono deciso ad inscrivermi.
Dopo qualche settimana gli allenamenti procedevano bene e i primi effetti sulla pancia iniziavano a vedersi; in fin dei conti è bello andare in palestra perché l’attività fisica ti scarica di tutte le tensioni accumulate nella giornata ed in più alla fine ci si fa una bella doccia tra ragazzi più o meno belli e si può buttare l’occhio; Anche se non ero certo andato in palestra per rimorchiare, c’era un biondino che mi faceva letteralmente morire, anche se non era un bellone tipo; non è altissimo diciamo sul metro e settanta bel faccino ma nulla di che corpo muscoloso al punto giusto e con pochi biondissimi peli (si anche sul pisello ce li aveva biondi biondi) anche lui con un po’ di panzetta da smaltire; avevo notato che frequentavamo la palestra negli stessi orari, quindi bene o male ci trovavamo sempre anche se non ci siamo scambiati una parola fino ad un paio di sere fa. Avendo lo stesso problemuccio con gli addominali avevamo schede molto simili quindi spesso ci si trovava ai macchinari aspettando che uno avesse finito per fare i propri esercizi, così alla fine fu naturale presentarsi e conoscersi; lui si chiama Alessandro e ha 24 anni e come me è uno studente universitario anche se di un'altra facoltà…alla fine ci scambiamo i numeri e decidiamo di allenarci insieme le volte successive almeno tra un esercizio e l’altro possiamo scambiare due parole e il tempo passa più in fretta; alla fine dell’allenamento andiamo a docciarci ed essendo le docce senza separet ho occasione di vederlo nudo; non mi metto mai direttamente accanto a lui ma in una doccia un po’ più lontana almeno posso guardarlo con più sicurezza che non se ne accorga; come dotazione non ha nulla di straordinario, un cazzo normalissimo, di carnagione chiara circondato da peli biondi tenuti corti, unica particolarità che a me intriga molto è che il suo prepuzio copre interamente la sua cappella; se di fisico siamo più o meno simili di cazzo siamo proprio diversi, io come dimensioni un po’ più grande della media (cosa che mi ha procurato diverse occhiate in doccia tra uomini e ragazzi, anche se devo dire che c’è chi sicuramente è messo molto meglio di me), scuro di carnato anche se sono chiaro di pelle nelle altre parti del corpo, con una folta peluria nera e criconciso praticamente dalla nascita (come si dice si desidera cio che non si può avere quindi dato che a me manca del tutto mi piace molto giocare con il prepuzio dei miei partner come preliminare e devo dire che sembra una cosa molto gradita).
Quella sera mi ero messo in una doccia praticamente davanti a lui solo un po’ spostata sulla destra in modo da non stargli perfettamente di fronte ma un po’ spostato; mentre si lavava i capelli a testa bassa io ne approfittai per sbirciarglielo un po’ quando all’improvviso alza la testa di scatto a causa dello shampoo finitogli nell’occhio e mi sgama in pieno, io subito distolgo lo sguardo e continuo a lavarmi come se niente fosse poi buttando ancora un po’ l’occhio noto che il suo pisello si è leggemente imbarzottito ingrossandosi e alzandosi un po’, cosa che procura anche a me un principio di erezione, che credo lui non si sia lasciato sfuggire; fortunatamente ero gia sciaquato così presi l’accappatoio e uscii dalle docce; alla fine ci rivestimmo come se nulla fosse e ci dirigemmo verso le auto dandoci appuntamento alla volta seguente; Non successe più nulla quindi continuavo a sbirciarlo sotto la doccia dopo le nostre sedute di allenamento anche se notai che lui si era fatto più spavaldo e spesso lasciava che entrassi io in doccia per primo e che lui mi si mettesse a fianco dandomi modo di vederlo mentre si insaponava e si sciacquava il cazzo per bene; le docce erano ormai diventate una tortura e spesso prima di uscire per andare in palestra ricorrevo ad un seghino calmante (pensando a lui) in modo da nn essere così eccitato dopo nelle docce; alla fine diventammo proprio amici e quando fu il suo compleanno mi invitò alla cena che organizzo insieme ai suoi amici dicendomi che dopo saremmo andati a fare un bel giro di bevutelle per festeggiare; Io inizialmente non volevo accettare dato che non conoscevo nessuno ma lui si fece molto insistente e alla fine mi convinse; Per andare al ristorante ci trovammo in un parcheggio così invece di andare ognuno con la sua facemmo delle macchinate; con la scusa che era l’unico che conoscevo lui mi trascinò nella sua insieme ad altri tre ragazzi che devo dire erono molto simpatici e mi accolsero subito bene dentro al gruppo come se fossi stato uno di loro; la serata passo in fretta e dopo la cena in pizzeria ci dirigemmo in centro per fare il giro di locali; a fine serata alcuni ragazzi tra cui i tre che avevamo in macchina decisero comunque di proseguire il giro di bevute, gli altri (tra cui io e Alessandro) decisero che poteva bastare così così tornammo alle macchine, mentre gli altri sarebbero tornati al parcheggio di partenza dove ognuno aveva la propria auto con il taxi (a quanto pare nel gruppo era una tecnica abbastanza collaudata). Saliti in macchina ringraziai Alessandro (che avevo iniziato a chiamare Ale già da tempo) per la bella serata;
“Di nulla” rispose lui “quando vuoi uscire con noi sei il benvenuto anche agli altri ragazzi sei sembrato simpatico”
“ok! magari una volta ci rivediamo; effettivamente con voi ci si diverte”
“Solo che siamo una compagnia con poche ragazze e alla fine si torna a casa sempre con le palle piene” disse scherzando ma con uno sguardo malizioso
“ahahah che scemo che sei!”
Così ci mettemmo in viaggio per tornare al parcheggio dove c’era la mia auto ma mentre guidava vedevo chiaramente i segni di un erezione sotto i suoi jeans che lui aggiustava continuamente con la mano; al che spudoratamente buttai la…
“mi sa che se stasera vuoi dormire devi per forza ricorrere ad un 5 contro 1 ahahah”
“gia ci vuole una bella sega prima di andare a letto…”
Poi mi guardo negli occhi con uno sguardo malizioso e finalmente pronunciò cio che stavo aspettando
“vuoi provvedere tu?”
Dentro di me stavo pensando “Siiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” però dovendo difendere un po’ la facciata risposi
“ma va, va! Portami alla macchina che c’ho sonno”
“eddai credi che non abbia visto le occhiate che mi lanci sotto la doccia, credi che non abbia visto come ti si ingrossa e le corse che fai fuori dalla doccia per non farti beccare quando mi lavo vicino a te?”
“beccato!” fui costretto ad ammettere, aggungendo però “ma se non ricordo male nemmeno il tuo rimane a tranquillo quando te lo guardo!”
“beccato!” rispose facendomi il verso;
Per tutto il tragitto rimanente ci accarezzammo le cosce da sopra i jeans iniziando a saggiare la consistenza dei nostri cazzi vicendevolemente; Quando arrivammo alla macchina le cuciture delle nostre patte erano ormai messe a dura prova e dopo aver salutato gli altri stando attenti a non farci sgamare le nostre eccitazioni coprendole con i giubbotti, mi guardò negl’occhi e mi disse… “vieni con me”;
mi portò a casa sua e mi chiese di salire, ma io per paura che i suoi ci sentissero rifiutai categoricamente; al che lui mi spiegò che viveva in un appartementino ricavato nella mansarda di casa sua con un ingresso indipendente dal resto della casa e che i sui dormivano a piano terra quindi non saremmo disturbati da nessuno oltre al fatto che a quasi le 3 del mattino nessuno ci avrebbe disturbato dato che sicuramente i suoi dormivano già profondamente; Così salimmo velocemente nel suo appartamento e dopo aver chiuso a chiave iniziammo a baciarsi; la sua bocca si attacco alla mia e la sua lingua calda e umida non trovò alcuna resitenza andando a lottare con la mia; mentre stavamo limonando duro, con le mani mi accarezzava la schiena mentre io invece gli tastavo il cazzo saggiandone la durezza che tra poco avrei assaggiato; Iniziai a mordicchiargli il collo e l’orecchio sapendo che questa cosa manda ai pazzi chiunque;
Dopo essersi staccato da me mi fissò con quegli occhioni azzurri e mi disse soltando
“in camera?”
Io annuii e baciandomi mi trascinò sul suo letto; iniziammo a spogliarci togliendoci la maglietta e i pantaloni rimanendo in slip che a stento contenevano la sua erezione mentre la mia era già ben oltre l’elastico; mentre eravamo sdraiati e nudi iniziai a leccargli e mordicchiargli i capezzoli mentre lui gemeva e si divincolava;
“succhiamelo ti prego” mi implorò ed io non mi feci certo pregare, così lo presi in bocca ed iniziai a succhiarlo; effettivamente il suo era più piccolo del mio ma le dimensioni che aveva raggiunto in erezione erano veramente raguardevoli soprattutto in spessore; il suo prepuzio era in tenisone sopra la sua cappella e con la lingua iniziai a giocarci leccandolo, ma anche mordicchiandolo e tirandolo; dopo questo giochetto dal suo buchetto cominciò a sgorgare in quantita del liquidino trasparente che serve a lubrificare ma non mi ero mai trovato davanti nessuno che ne facesse così tanto tant’è che ne sentivo distinatamente la consistenza viscosa e il sapore salaticcio in bocca; dopo iniziai il pompino vero e proprio succhiandoglielo e mettendomelo in bocca fino alle palle che leccai in seguito facendolo godere come un matto; ora dopo essermi alzato e dopo averlo baciato facendogli sentire il sapore del suo cazzo gli feci io una richiesta…
“scopami”
Lui non si fece pregare e dopo avermi girato mi iniziò a leccare il culo con profonde leccate che mi mandavano alle stelle, ma anche con piccoli bacetti che mi eccitavano ancora di più; Iniziò a penetrarmi con un dito ed io gemendo mi contorcevo come un serpente sotto le sue abili piccole mani; Quando il mio buchetto si fu abituato iniseri anche il secondo per allargarmi bene, poi estrasse le dita e sentii qualcosa di caldo e umido appoggiarsi al mio ano; con la cappella dal quale ancora sgorgava presperma mi pennellava il culetto in modo da creare una lubrificazione naturale poi sentii una spinta molto più decisa e mi entrò dentro facendomi lanciare un urlettino di godimento; quando fu dentro non fece tanti complimenti e mi impalò a dovere fino a che non sentii i suoi peli ispidi a causa della rasatura pungermi le chiappe; non c’erà più un singolo centimetro di cazzo fuori dal mio culo e dopo essere stato fermo per qualche secondo iniziò a cavalcarmi con gusto; Il biondino ci sapeva decisamente fare e conscio di avere un attrezzo tra le gambe che era perfetto per inculare ne troppo grande ne troppo piccolo si dilettava con giochetti che mi mandavano ai pazzi; ad esempio estraeva il cazzo fino a che la cappella non si trovava esattamente a cavallo dell’anello del mio muscolo anale in modo che si contraesse stringendogliela benino e con piccoli movimenti mi scopava; riusciva a fare questo giochetto non uscendo mai segno che aveva già un bel po di esperienza alle spalle; mentre si titillava la cappella nel mio buchetto all’impovviso senza dire nulla me lo riaffondo nell’intestino facendomelo sentire nello stomaco; nel frattempo che mi inculava da dietro mi segava cosi il godimento era doppio; poi ad un tratto smise di segarmi e con foga inizò a cavalcarmi; mi fece giarare sulla schiena, adesso ci potevamo guardare negli occhi dentro ai quali ormai si vedeva soltanto l’ombra del godimento; alla fine senti il suo cazzo ingrossarsi ed indurisi ancora di più; pensai che mi volesse venire nel culo, ma con un colpo di reni lo estrasse strappandomi un gemito e me lo puntò sul volto giusto in tempo per fare in modo che il primo e violentissimo spruzzo di sborra caldissima mi centrasse la faccia e la bocca; aveva un sapore meraviglioso così aprii oscenamente la bocca invitandolo a dirigere il getto restante proprio la; fu una sborrata colossale e ne fece veramente tanta, doveva essere proprio eccitato, dato che alla fine avevo letteralmente la faccia piena di sperma;
mi ripulii alla bene e meglio e dopo essersi ripreso gli feci notare che il mio piesellone ancora reclamava la sua parte, così dopo essersi girato e avermi messo il suo pisello moscio davanti al volto piano piano iniziò un pompino da antologia; oltre che un bravissimo chiavatore il biondino era anche un ottimo pompinaro; avendo il suo pisello a dieci centimetri dalla faccia non resistei e di nuovo lo presi in bocca; ovviamente a causa dell’orgasmo appena avuto si imbarzottì soltanto ma in fin dei conti a me piaceva giocherellare con il prepuzio e questa cosa eccito anche lui; alla fine mi volli divertire un po’ anche io a fare il bastardello e dopo aver anunciato “quando vengo te lo dico” in realtà non glielo dissi per niente e gli riversai in bocca all’improvviso e senza avvertirlo un bel carico caldo e vischioso, al che lui a sborrata finita per vendicarsi mi diede un morsettino sul glande facendomi sussultare; alla fine ci mettemmo a ridere e ci baciammo ancora; Dopo esserci ripuliti, sfiniti dalla serata e dalla scopata ci addormentammo tra le coperte abbracciati; la mattina lo svegliai con una sveglia super dandogli dei piccoli bacetti sul cazzo; capii che si era svegliato quando quel bel pisello chiaro che avevo tra le labbra iniziò ad ingrossarsi e una mano scese sulla mia nuca obbigandomi ad aprire la bocca e ad accoglierlo tutto…
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